Il sartiame deve essere costantemente controllato e mantenuto pulito. Normalmente gli armatori pensano che il sartiame sia una di quelle cose eterne che fanno parte della struttura della barca e di conseguenza, dal momento che se non prendono un colpo sullo scafo non si sognerebbero mai di controllare un madiere, perché mai prendersi la briga di controllare il sartiame ?
Questo è un atteggiamento mentale scorretto nei confronti di un equipaggiamento che è, per così dire, parte essenziale del “motore” dell’imbarcazione. Un sartiame poco curato può essere pericoloso e la perdita dell’albero può avere conseguenze tragiche se avviene nel momento sbagliato. Bisogna partire dal presupposto che almeno due volte all’anno i tenditori devono essere smontati, i filetti devono essere lavati accuratamente con acqua dolce e sapone neutro, magari con l’aiuto di una spazzolina morbida e ingrassati a dovere. I perni degli snodi e i fori relativi devono essere visionati per identificare eventuali ovalizzazioni o piegature e i terminali vanno puliti e visionati alla ricerca di crepe o cricche dovute all’affaticamento o a principi di corrosione. Inoltre la vita del sartiame ha una durata ben determinata.
Come già detto, si è soliti pensare che il sartiame sia eterno, e non è così!
Il sartiame spiroidale ad esempio ha una vita media tra i 10 e i 15 anni, a seconda di come ha lavorato. Oltre questo periodo sarebbe buona cosa un controllo accurato a mezzo liquidi penetranti o ultrasuoni, ma i costi di queste indagini sono talmente elevati rispetto al valore medio di un sartiame che possiamo tranquillamente affermare che sia più conveniente decidere di rifare il sartiame. Ci metteremo così al riparo da ogni possibile sorpresa per un altro decennio.
Il sartiame in tondino invece ha problematiche diverse e di conseguenza una vita più ridotta. Il tondino ha poca elasticità e, se da una parte è la sua caratteristica più ricercata, dall’altra è quella che per la durata della sua vita lo penalizza maggiormente. Le sartie in tondino (soprattutto diagonali e stralli) dopo circa 4 o 5 anni andrebbero reintestate, essendo la testa ricalcata a freddo il punto di maggior affaticamento della sartia. Dopo 8 anni tutto il rigging andrebbe smontato e i terminali controllati agli ultrasuoni. I pezzi che presentano cricche dovranno essere cambiati, gli altri, dopo essere stati ricondizionati, possono essere riutilizzati. Il tondino invece, a questa scadenza, deve essere cambiato totalmente. Questi tempi naturalmente sono solo indicativi, tutto dipende da come un sartiame ha lavorato negli anni. Sarebbe comunque buona cosa non procrastinare oltre i 12 anni le operazioni descritte.